Nome: Kevin Aquila Grigia Barkley
Alias e titoli: Laureato in America in Antropologia con tesi : “percorsi culturali dei popoli“
Razza: uomo M
Età: 46 anni

Per mezzo degli sforzi della sua famiglia e della tribù, Kevin Aquila Grigia è riuscito a frequentare con successo l'università e a portare onore sul nome della sua famiglia e della sua tribù. Però l'impegno profuso durante gli anni di studio al fine di evitare una sconfitta scolastica, non gli permisero di avere buoni rapporti con i suoi colleghi, tanto che nonostante l'integrazione della sua famiglia al tessuto sociale americano e alle tradizioni comuni diciamo “anglosassoni”, gli procurarono il soprannome di selvaggio. Tale nomignolo lo ferì a tal punto che non volle più tornare a casa sua.
Kevin Aquila Grigia si ritirò sempre più in sè stesso e divenne molto riflessivo e malinconico. Questo fino al momento in cui il Grande Spirito gli si manifestò e K.A.G. aveva 27 anni. Ciò accadde in una situazione simile al rituale di maturità nativo-americano, cioé mentre K.A.G. era in uno stato di prostrazione e denutrizione a causa della depressione casata dalla solitudine ed emarginazione.
La manifestazione cui K.A.G. assistette all'Acqua, l'elemento puro , l'elemento della vita, che si trasformava in elettricità e assistette agli altri elementi che che avevano trasformazioni analoghe.
K.A.G. a questo punto, convinto di avere avuto il perdono del Grande Spirito e con esso restituito l'onore, tornò a casa e si dedicò alle nuove manifestazioni di Oidi di cui sentiva parlare e li collegò alla visione degli elementi o meglio al risveglio degli Elementi.

Vestito di cappotti grigi o marroni d'inverno e di camicie a scacchi più o meno pesanti nelle altre stagioni, manifesta pochi elementi che palesano la sua ascendenza indiana, ma uno di questi è un piccolissimo orecchino all'orecchio destro, che rappresenta una rete di sogni.

Ha la straordinaria capacità di percepire il passaggio o la presenza di un Oide e la variazione di essenze vitali nelle sue immediate vicinanze.Ovviamente ha tutte le capacità di un nativo-americano, capacità che ha voluto sempre mantenere vive.

Non ha mai detto a nessuno come è arrivato in possesso del bastone di tungsteno, ne come sia riuscito a lavorarlo come fosse un bastone rituale da sciamano in legno.

Viaggia praticamente sempre con un mini registratore vocale e un taquino per appunti. Non disdegna farsi prestare di nascosto, dal bidello della facoltà di ingegneria, un modulo gprs satellitare per le coordinate assolute.Ha adattato un bastone di tungsteno, mirabile a dirsi, a bastone per la “rabdomanzia” circa lo scoprire manifestazioni di Óidi.