Ci sono avvenimenti che nessuno rammenta più. Luoghi che pochi conoscono.
A Me spetta questo compito: ricordare.
Questa è la mia maledizione.
Otler mi sconfisse e maledisse poiché lo osteggiai. Ora ricordare è la mia unica attività.
Certe volte ho sperato di ottenere l'oblio, la dimenticanza. Ma il mio disonore mi riporta sempre alla realtà.
Un Potentato, o Angelo o Dei come qui ci chiamano, privato della sua dignità, occupato esclusivamente a celebrare quella dei miei nemici.
Ma la vergogna non riesce a uccidermi e allora racconto la mia memoria.
Io sono Moxit della famiglia dei Querol del clan dei Zammer della tribù dei Loci.
La mia attuale tribù, all'interno del mio popolo è la diciannovesima; ma il mio popolo è formato da diciotto tribù. Tutte le 18 godono dei privilegi della Saggezza, 5 di essere posseggono il trono dell'Onore.
Noi siamo la diciannovesima.
Incomprensioni, astii, falsi orgogli, invidie, violenze e rivalità furono le pericolose fucine della nostra tribù.
La tribù dei Loci, presto riuscì a raccogliere al suo interno le numerose diserzioni, dalle altre tribù, di coloro che scontenti, ansiosi e irrequieti erano in contrasto con il proprio capotribù, il proprio capoclan o il proprio capofamiglia.
Nata con queste premesse lo sviluppo della mia tribù, oltretutto fuori dalle dinamiche dell'onore della saggezza non poté, entro breve tempo, che farsi notare e la luce dell'ambizione ci illuminò la larga strada delle prevaricazioni.
Il nostro popolo non è mai stato pietoso, caritatevole o incline al sentimentalismo, ma la tribù dei Loci certo primeggiava in intrighi, tradimenti e cinismo.
-Moxit- il Costretto