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Durante la rivolta, la folla inferocita assalì un camion del Centro di Ricerche Mediche Seretech che trasportava scorie, compresi dei materiali infettivi. Si accese una sparatoria, e il personale di sicurezza della Seretech venne in aiuto dei camionisti della corporazione, permettendo loro di ritirarsi in uno degli stabilimenti di ricerca della fabbrica. A questo episodio seguì nuova violenza, nel momento in cui la folla impazzita attaccò direttamente l'edificio. All'alba del giorno successivo venti impiegati della Seretech e duecento rivoltosi giacevano senza vita nelle strade.
Nel tentativo di eliminare gli eserciti privati delle corporazioni, la città di New York, lo stato e infine i governi federali accusarono la Seretech di negligenza criminale. La Seretech asseri invece che la difesa del proprio camion dalla folla, aveva evitato che il carico potesse infettare il grosso della popolazione. Nella storica causa del 1999 (Stati Unítí contro Corporazíone Seretech), la Corte Suprema sanci il diritto della Seretech di mantenere una forza armata per la protezione delle sue proprietà e del suo personale, e ringraziò solennemente la corporazione per aver protetto i cittadini innocenti ed aver onorato la fiducia accordatale riguardo lo smaltimento sicuro di materiale contaminato. Il caso segnò un precedente, che portò alla Decisione Shiawase del 2001 (commissione per le Regolamentazioni Nucleari contro Corporazione Shiawase), nella quale fu sancita con decisione l'extraterritorialità delle corporazioni multinazionali nel campo del diritto internazionale: alle corporazioni furono garantiti gli stessi diritti e privilegi dei governi stranieri.
Seguirono altri disastri. Nel 2004, la Libia attaccò lo stato d'Israele usando armi chimiche; gli Israeliani risposero con il lancio di testate nucleari che rasero al suolo metà delle città della Libia. Nel 2005, un terremoto di alta intensità colpì la città di New York, causando la morte di oltre 200.000 persone e più di duecento miliardi di dollari di danni. La ricostruzione durò quarant'anni, e fu completata solo grazie alla guida e ai fondi messi a disposizione dalle corporazioni. Nel frattempo, la sede delle Nazioni Unite fu trasferita a Ginevra, mentre il mercato della borsa valori della costa orientale si spostò a Boston.
Nel 2006, il Giappone riaffermò la sua posizione di potenza mondiale annunciando la creazione di un nuovo Impero del Sol Levante; nello stesso anno, spedì in orbita il primo satellite collettore di energia solare, collegato ad accumulatori posti sulla superficie terrestre. Grazie a questo metodo relativamente economico, l'energia poteva giungere anche a regioni isolate, permettendo al Giappone un maggiore sfruttamento dei paesi del Terzo Mondo.
Nel 2008, la rivista 7ime dedicò la copertina e un lungo servizio all'incredibile aumento di presunte attività pananormali nell'ultimo decennio. In un'intervista, la sedicente “incantatrice” Joanna Baikey Prentice affermò che “il mondo nuovo” era finalmente giunto.
Nell'anno successivo, nella centrale nucleare di Cattenom (Francia) si verificarono gravi guasti ai sistemi di raffreddamento, che obbligarono il governo tedesco e francese all'immediata evacuazione della Saar (Germania), della Lorena (Francia) e del Lussemburgo. Nonostante le precauzioni, non si riuscì a evitare la morte di decine di migliaia di persone.
Grazie alle leggi che consentivano sempre maggiori margini di libertà, le corporazioni del Nord America incrementarono notevolmente lo sfruttamento delle risorse del continente. In quella che i media chiamarono la “Corsa alle Risorse”, coalizioni corporative chiesero e ottennero l'accesso a petrolio, minerali e altre materie prime su terreni federali. Tra il 2002 al 2008, il governo si appellò più volte al diritto di esproprio nei confronti dei proprietari terrieri, col solo scopo di cedere poi la licenza di sfruttamento alla corporazione più generosa. A subire i maggiori danni dagli espropri furono soprattutto le riserve indiane e i parchi federali.
Sebbene l'enorme influenza e potere paramilitare rendessero pericolose anche le più innocue forme di protesta, i movimenti per i diritti degli Amerindi urlarono a gran voce il loro disgusto per l'orribile mercimonio. Delusi, con gli animi colmi di risentimento e di rabbia, gli elementi più radicali fondarono il Movimento per la Sovranità degli Indiani Americani (SAIM, Sovreign American Indian Movement), le cui radici affondavano nelle lotte per i diritti degli Indiani del ventesimo secolo.
Le tensioni e l'odio crescente esplosero infine nel 2009. Il 5 maggio di quell'anno, la United Oii lndustries annunciò di aver acquisito il diritto allo sfruttamento delle risorse petrolchimiche in un quarto dei parchi federali ancora aperti e in un decimo delle terre indiane che il governo aveva appena confiscato.
li SAIM reagì immediatamente. Un piccolo gruppo di ribelli riuscì a penetrare nella base di lancio dell'Aviazione degli Stati Uniti di Shiioh, nel nord est del Montana, prendendo il controllo di una postazione per il lancio di missili a testata nucleare. Ancora oggi nessuno ha saputo ricostruire come fecero gli incursori a oltrepassare le pattuglie e i sistemi di sicurezza; è però certo che, una volta all'interno della base, incontrarono john Redbourne, Maggiore dell'Aviazione e Dakota Sioux purosangue. Dopo aver stordito un collega, Redbourne usò le sue chiavi e i codici per rendere la postazione operativa e pronta al lancio.
I ribelli di Shiioh minacciarono di lanciare i missili nucleari se le riserve non fossero state restituite agli indiani. I negoziati si protrassero per dieci lunghi giorni, al termine dei quali fu ordinata l'irruzione nella base di una squadra speciale, la Delta Team. li commando di soldati in abiti neri sterminò in breve tutti gli occupanti indiani; i ribelli riuscirono comunque a lanciare un MIRV, un missile balistico intercontinentale a testate multiple. Aquila Solitaria era dotato di quattro testate nucleari da cinque megatoni l'una.
li comando NORAD (il centro radar antiatomico), situato nella regione delle Montagne Rocciose, assistette impotente al volo del missile, diretto verso la Russia: tutti i segnali di autodistruzione erano stati ignorati, e l'esercito non aveva alcun intercettore predisposto per abbattere il missile. Pur negando la responsabilità del lancio, il presidente Jesse Garrety informò immediatamente Mosca degli obiettivi di ognuna delle testate nucleari, nella speranza di evitare una ritorsione in grande scala da parte dei russi e garantire loro il tempo sufficiente per utilizzare le difese balistiche e far esplodere il missile prima che toccasse terra.
Mosca fu comprensibilmente scettica nei confronti delle dichiarazioni provenienti da Washington, secondo le quali il lancio di Aquila Solitaria rappresentava un incidente isolato e non un trucco per colpire selettivamente degli importanti obiettivi. Fu tempestivamente diramato l'allarme rosso e tutte le forze militari furono poste in stato di alierta; ai cittadini della Comunità degli Stati Indipendenti venne ordinato di recarsi nei rifugi antiatomici.
Negli Stati Uniti, la popolazione era stata tenuta completamente all'oscuro dell'accaduto, e nessuno avrebbe mai sospettato che il mondo si trovasse pericolosamente vicino a una guerra nucleare. li presidente Garrety attese con angoscia lo svolgersi degli eventi; come rivelarono successivamente le famose “registrazioni della stanza nascosta”, alternativamente pianse, imprecò, pregò.
Poco tempo dopo, il presidente russo Nikolai Chelenko comunicò a Garrety che le testate erano state fermate. Una successiva analisi del nastro basata sul grado di stress della voce di Chelenko, attestò che le probabilità che il presidente russo avesse detto la verità erano pari al 79%, ma né i sensori sismici, né quelli spaziali rilevarono esplosioni nucleari. In ogni caso, sia che che il missile fosse stato fermato nella sua corsa o le testate avessero raggiunto gli obiettivi, furono chiaramente registrate delle manifestazioni di fall-out radioattivo.
Quando i cittadini americani vennero a sapere dell'episodio Aquila Solitaria, lo sdegno fu enorme. Istigata dalla propaganda corporativa, la popolazione criticò aspramente il SAIM e, indiscriminatamente, tutti gli Amerindi, favorendo i piani delle megacorporazioni e in particolare della United Oil lndustlies. Grazie a forti pressioni esercitate sul governo, nel 2010 fu approvato l'Atto di Rieducazione e Ricollocamento, che imponeva il confino di chiunque fosse in qualsiasi modo collegato al SAIM. Gli abusi dell'Atto crebbero vertiginosamente, accompagnati dall'odio generalizzato verso gli Amerindi. A migliaia furono imprigionati nei famigerati campi di concentramento chiamati “centri di rieducazione”. Tra coloro che furono rinchiusi nel campo di Abilene, c'era un uomo chiamato Daniei Coleman, futuro Profeta della Grande Danza degli Spiriti e primo sciamano di guerra delle Nazioni degli Americani Nativi. La storia lo ricorda come Coyote-che-Ulula.
[I Congresso affìdò la gestione dei centri di rieducazione alle corporazioni. li progressivo disinteresse dei media causò un netto peggioramento della situazione degli occupanti, afflitti da sovrappopolamento, condizioni igieniche pessime e insufficienti strutture mediche. Esisteva forse un piano deliberato di genocidio, come avrebbe sostenuto un giorno Coleman? Per ironia della sorte, il confino di molte tribù nei centri di rieducazione le risparmiò dall'epidemia che colpì il mondo nel 2010.
I primi casi accertati della Sindrome da Allergia Tossica Indotta Viralmente, comunemente nota coi nome di VITAS (Virally Induced Toxic Aliergy Syndrome), si riscontrarono inizialmente a Nuova Delhi, ma nel volgere di poche settimane, il contagio si era ormai sparso in ogni parte del globo. Entro la fine del 2010, a causa della peggiore epidemia dai tempi della Peste Nera, una percentuale significativa della popolazione mondiale agonizzava o aveva trovato la morte. li maggior numero dei decessi avvenne in aree remote o in grandi città, dove le forniture di medicinali non arrivavano o risultavano insufficienti. Le popolazioni della Cina, dell'India, delle nazioni africane e di molte città del Terzo Mondo soffrirono orribilmente il diffondersi della malattia.
Sebbene l'epidemia di VITAS fosse un evento altamente drammatico, in realtà rappresentò solo l'inizio di un caos senza precedenti. Dopo la violenta dissoluzione del governo messicano del gennaio 201 1, caddero più governi nei successivi cinque anni che in qualsiasi periodo storico di analoga durata. La fame colpì il mondo, aggiungendo nuove vittime al già lungo elenco dei decessi. In Europa, si verificarono imponenti manifestazioni antinucleari, alcune delle quali si conclusero con veri assalti alle centrali presenti quasi in ogni stato. In tre tre di esse avvennero delle esplosioni, che causarono una fuga di radiazioni estesa e dannosa.
Dopo il flagello del VITAS, venne lo spaventoso fenomeno definito successivamente come sindrome da Espressione Genetica Inesplicabile (o UGE, Unexpiained Genetic Expression). In tutto il mondo, cominciarono a nascere bambini mutanti. Newsweek definì le tali creature “elfi e nani”; l'Apocalisse sembrava ormai alle porte.
L'anno 201 1 è da allora ricordato come l'Anno del Caos. In questo periodo di prodigi e calamità, centinaia di religioni sorsero e morirono, accompagnate da profeti che annunciavano l'imminente fine del mondo; uno di loro emerse dalla disperazione di un campo di rieducazione. li 24 dicembre del 201 1, giorno in cui centinaia di Giapponesi a bordo del treno che sfrecciava davanti al Monte Fuji assistevano all'apparizione del grande drago Ryumyo, il Profeta della Grande Danza degli Spiriti, Daniei Coyote-che-Uluia, guidava i suoi seguaci fuori dal Centro di Rieducazione di i A quel punto non vi furono più dubbi: la magi sulla terra.
L'Anno del Caos rappresentò effettivamente la fine della vecchia era e il principio di una nuova, l'alba del Mondo Risvegliato. Alcuni mistici, che tengono in particolare considerazione il calendario Maya, indicano che esso prevedeva l'inizio di un nuovo ciclo per l'umanità proprio il 24 dicembre 201 1. Sostengono inoltre che l'apparizione del drago Ryumyo costituisce un segnale per ciò che i Maya hanno chiamato l'emergenza del Sesto Mondo.
Ma se questi sognatori avessero condotto meglio le loro ricerche, avrebbero scoperto che i Maya avevano anche previsto una spaventosa calamità, a causa della quale la terra sarebbe stata distrutta e una nuova e migliore razza di uomini sarebbe nata.
Dove erano tali segni ed eventi? t vero che il mondo aveva dovuto fronteggiare terribili prove, disastri e grandi cambiamenti, ma non si trattava di un nuovo mondo.
Era ancora la vecchia e buona Madre Terra, anche se entrata in una nuova fase.
Era davvero senza senso. Semplicemente facevano finta di niente; anzi, sembrava quasi non sentissero e non rispondessero a quello che dicevamo. Pensavo fosse stato il tuono a coprire la voce del l'altoparlante, ma il mio capo non era d'accordo. Voleva mettere in pratica le minacce e sparare, se quelli non si fermavano. Ero terribilmente spaventato dal modo spettrale con cui gli indiani si muovevano, e quando gli altri hanno preso a fare fuoco, li ho imitati immediatamente.
Ma gli indiani continuavano ad avanzare. E quel tipo, Coleman, sembrava brillare nel buio. Lo so che gli scienziati dicono fosse solo un'illusione ottica, un qualche tipo di riflesso dovuto ai lampi. Ma vi posso giurare di averlo colpito almeno due o tre volte. E quello niente: continuava a camminare.
Quando sono arrivati al cancello, che era stato spalancato dal vento, sono semplicemente scivolati fuori. Quella notte, a causa della tempesta, non li abbiamo inseguiti. Abbiamo fatto male: la mattina dopo, non era rimasta alcuna traccia del loro passaggio. Davvero un mistero.
- Testimonianza resa di fronte édla Commissione Ufficiale di Indagine di Abilene da Harry Wood, una guardia del Centro di Rieducazione di Abílene, il 24 di bre 2011
Negli anni che seguirono la fuga di coleman e del suo gruppo dal Centro di Rieducazione di Abilene, lo sciamano si tenne alla larga da occhi indiscreti. Le informazioni sulle sue attività di quel periodo sono scarse; quasi certamente stava facendo proseliti. Tra gli Amerindi ancora liberi, quelli prigionieri dei campi o costretti in riserve di dimensioni sempre minori, si sparse la voce di un nuovo profeta, un grande sciamano al quale gli spiriti avevano insegnato una potente danza.
La maggioranza dei cyberdeck attualmente in vendita sono macchine registrate
che ammettono un codice di riconoscimento individuale nel registri di ogni sistema al quale accedono, in maniera da documentare tutte le attività legali che avvengono nella Matrice. Per anni, comunque, utenti pirata (chiamati decker) si sono impossessati di terminali, modificandoli. In genere, i decker sopprimono il codice di riconoscimento individuale e
aggiungono capacità che risulterebbero marginalmente utili a un onesto operatore di ciberteminale. Ecco come vanno le cose nel 2050. In mezzo a tutto il caos generato dal collasso dei computer, un altro importante evento del 2029 passò relativamente inosservato. Quell'anno le Nazioni degli Americani Nativi dichiararono che le razze metaumane emergenti erano le benvenute nelle terre tribali.
Il collasso dei computer segnò la fine delle superpotenze. Già indebolite dalle catastrofi dei primi tre decenni del secolo e stremate dall'emergere del Mondo Risvegliato, barcollarono al nuovo assalto. A partire dal 2030, per dodici anni le popolazioni dell'Europa e dell'Asia combatterono una serie di sanguinosi conflitti ora conosciuti come Euroguerre. Dopo la distruzione dei sistemi di comunicazione e di sorveglianza, la potente e dominante Repubblica Russa fu messa di fronte alle promesse di indipendenza, mai concretizzate, fatte da lungo tempo agli altri paesi membri della Comunità degli Stati Indipendenti. li conflitto che ne derivò fu aspro e violento, e trovò nuova linfa vitale nel momento in cui potenze dell'Europa dell'est come Germania e Polonia, furono trascinate nella guerra. In questo stesso periodo i Risvegliati assunsero il dominio nei Bassopiano Siberiano Occidentale, nello Yukut ASSR e di tutte le altre terre ad ovest dei bassopiani. Come già era avvenuto nel continente nordamericano, i russi avevano perso le loro zone selvagge in favore dei
nuovi venuti. Per gli Stati Uniti, il collasso dei computer fu un pugno nello stomaco. In un paese sempre più dipendente dalle tecnologie informatiche, il virus rappresentò un evento più devastante per l'economia di quanto non foss stata l'epidemia di VITAS sulla popolazione. Il Canada sprofondò in una situazione ancora peggiore. Nel 2030, ciò che era rimasto degli Stati Uniti si fuse con quanto restava del Canada, inclusi i maggiori centri industriali e le importanti aree di risorse naturali. [I nuovo stato ftj chiamato Stati Canadesi e Americani Uniti (UCAS, United Canadian and American States), nonostante le proteste che venivano da entrambi i lati della frontiera. L'Europa non fu così fortunata: nel 2031 la Repubblica Russa spedì i suoi eserciti attraverso la Bielorussia per invadere l'Europa, e assicurarsi il controllo di vitali risorse industriali e agricole. Le truppe russe e i loro alleati incontrarono però un'opposizione inaspettata dalla Germania, dalla Polonia e dalla NATO. Le forze europee combattevano la terribile guerra senza i loro alleati d'oltreoceano, dato che in un accesso di isolazionismo, il Congresso degli UCAS aveva richiamato le truppe americane in patria.
Dopo un anno di guerra, il conflitto europeo giunse a una situazione di stallo. Sebbene le perdite di uomini e materiale fossero state elevate da entrambi le parti, i confini erano mutati di poco. Verso la fine del 2032, le forze Russe, che mantenevano un controllo precario su gran parte della Polonia, si lanciarono in un attacco a sorpresa su Berlino. Le loro unità aerotrasportate, tenute in riserva dall'inizio della guerra, ottennero inizialmente grandi vittorie. Gli alleati erano
piombati nella confusione, ma erano ancora in grado di contrastare l'offensiva. La Gran Bretagna, precedentemente estranea al conflitto, intervenne inviando le sue truppe nei Paesi Bassi “per proteggere gli interessi Britannici”. L'ulteriore intensificarsi del conflitto sembrava ormai inevitabile.
Durante la notte del 23 gennaio 2033, i monitor dell'aviazione svedese individuarono parecchi tracciati di cacciabombardieri British Aerospace FA-38 Nightwraith solcare i cieli dell'Europa. In breve tempo gli aerei distrussero i centri di comando e di comunicazione di entrambe le parti. A causa dell'irrimediabile cancellazione di ogni tipo di piano offensivo, i due schieramenti concordarono un immediato cessate il fuoco. Nessuna nazione rivendicò mai la responsabilità per l'incursione dei Níghtwraith. Sebbene si fosse giunti alla conclusione del conflitto, le Euroguerre continuarono a infuriare per molti anni, fino a che i confini furono ristabiliti e le truppe di occupazione si ritirarono. La Comunità Economica Europea crollò. L'Italia, la Francia meridionale e l'Europa mediorientale si frammentarono in centinaia di minuscole nazioni e ritornarono all'inefficiente situazione politica delle città-stato che aveva afflitto per lungo periodo la loro storia. Un'alleanza di stati isiamici invase l'Europa meridionale, ma venne bloccata da un'esercito composto da truppe tedesche, ceche, ucraine, austriache e ungheresi. Dopo l'impresa vittoriosa, Ungheria, Austria e Repubblica Ceca ricostituirono l'impero Austro-Ungarico, mentre i Balcani si divisero in centinaia di staterelli. La Repubblica Russa, persa nei sogni irraggiungibili di un impero, continuò a combattere per riguadagnare i territori perduti, ma fu respinta su tutti i fronti dagli stati vicini, dalla pressione corporativa e dall'attività dei Risvegliati.
Mentre in Europa si placavano i combattimenti a più larga scala, in America si riaccese d'improvviso lo spettro della violenza quando un gruppo di Risvegliati e metaumani guidati da tre grandi draghi discesero il rio delle Amazzoni. Dopo una serie di scontri estremamente sanguinosi, l'esercito brasiliano fu costretto a ritirarsi dal bacino delle Amazzoni, che venne ceduto agli invasori. Nel 2033 il governo del Brasile cadde; due giorni dopo, la maggior parte del loro territorio nazionale fu rivendicato dall'appena nato stato dell'Amazzonia, definitosi protettore dell'ecosfera.
Nel continente americano, a nord dell'equatore, scoppiarono altre sommosse. L'Aztian, lo stato al quale coi trattato di Denver era stata assegnata la maggioranza del Messico e la porzione sudoccidentale dei territori del Texas, dichiarò la sua indipendenza dal Consiglio Tribale Sovrano. L'amministrazione del Texas cercò di approfittare della situazione per
recuperare i territori persi coi trattato, premendo affinchè si organizzasse una spedizione militare. Nel 2035, il governo degli Stati Americani Confederati rifiutò di fornire un qualsiasi aiuto al Texas, temendo che le NAN avrebbero in ogni caso difeso l'Aztian; nessuno ad Atianta desiderava rischiare di sfidare nuovamente la potenza della Grande Danza. I Texani, infuriati, dichiararono la loro indipendenza e tentarono da soli l'invasione dell'Aztian. Quattro mesi più tardi, lo stato dei Texas, frustrato e imbarazzato dagli insuccessi politici e militari, fece domanda per essere riammesso negli Stati Americani Confederati. In realtà, il timore di una ritorsione delle NAN in caso d'aggressione del suo ex territorio era priva di fondamento: il Consiglio Tribale Sovrano attraversava infatti una profonda crisi. Avendo aperto le braccia alle varie razze metaumane, le NAN stavano scoprendo che i nuovi figli della Madre Terra avevano i propri progetti. Un gruppo di metaumani Risvegliati, in maggioranza.